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Aziz: “Sarei un sindaco innamorato di Siracusa”

Siracusa- “Aziz”, all’anagrafe Abdelaziz Mouddih, è l’outsider di questa campagna elettorale per le amministrative al Comune di Siracusa, per le quali si voterà i prossimi 28 e 29 maggio.

Marocchino d’origini, 54 anni, sposato, padre di 3 figli, mediatore linguistico, al servizio della Procura della Repubblica di Siracusa, titolare di un esercizio di ristorazione, specializzato in un piatto tipico del suo paese, ha deciso di scendere in campo con una propria lista civica, i “Vespri Siciliani”.

All’inizio, la sua candidatura a sindaco del capoluogo aretuseo è stata, da molti, interpretata come una “provocazione”, specie quando tra i nomi degli assessori designati per la sua ipotetica giunta è apparso quello di Giuseppe Giganti, storico militante della destra, più volte, a sua volta, in passato, candidato a primo cittadino del capoluogo aretuseo.

Un’accoppiata “sui generis” che ha fatto subito parlare e che sembrava una trovata “promozionale”.

 Aziz, invece, sembra esser mosso, davvero, da uno spirito di servizio e di appartenenza alla comunità siracusana tutta, come più volte precisa, con gli occhi gioiosi di chi crede ancora in un “futuro migliore” in questo territorio.

“Questa città- spiega- io la amo. Non nego le mie origini, né la mia cultura, ma Siracusa da decenni rappresenta la mia casa.  Questa è una città accogliente, inclusiva, meravigliosa, ma bistrattata dai suoi stessi amministratori. Delle due culture farò una sintesi dei principi migliori”.

“Io – sottolinea- vengo da una sinistra che mette al centro gli operai e sono stato io personalmente a cercare Giganti, per darmi una mano in questa campagna elettorale. Lui ha la nomina di una sorta di “integralista” di destra, ma conoscendolo personalmente non ho mai riscontrato tratti di quel l personaggio che negli anni gli è stato cucito addosso, forse per i suoi atteggiamenti, ma non certo per la sua sostanza da “buono”. Da qui, dai nostri incontri è nato il nostro progetto per la città”.

“Ho deciso- continua- di metterci la faccia, perché ho sempre investito su altri politici, che all’indomani delle competizioni elettorali, puntualmente, dimenticavano le promesse fatte alla cittadinanza. Infatti, basta vedere in che condizioni si trovano le nostre strade, i nostri edifici, per capire la fondatezza della mia sfiducia. Mi sono detto- prosegue- la mia è una faccia pulita, la gente mi conosce, perché non provarci? Da questa sfida è con me stesso è nata la nostra avventura.”

Il programma politico-amministrativo di Aziz e della sua squadra consta di circa 20 punti programmatici.  Tra le novità proposte un assessorato alla “sicurezza”, che lavori in sinergia con la Polizia municipale, che secondo il gruppo emergente va riformata.

“Innanzitutto-spiega Aziz- bisogna far passare al ruolo di agente tutti gli ausiliari del traffico, poi pensare a implementare la pianta organica di questo importante corpo. Io proporrei, davvero, un vigilie ad ogni incrocio. Inoltre, bisognerebbe dare una nuova sede al Corpo di Polizia Municipale, da condividere con la Protezione Civile. Noi abbiamo pensato alla Casa del Pellegrino, centrale, strategica”. A proposito di Protezione civile il Comune dovrebbe predisporre dei fondi per la formazione qualificata dei volontari, oggi affidata alle singole associazioni e alla loro buona volontà”. Per affrontare i problemi abitativi, Aziz propone le “Case di emergenza”, per quanti si trovino da un momento all’altro in mezzo alla strada, per sfratti o per sopravvenuto disagio economico”. Sui contributi europei l’idea è quella di creare una “task force” di consulenti, a titolo gratuito, a cui affidare l’intercettazione e la gestione degli stessi.” Aziz non manca di parlare delle strade del capoluogo: “Disastrate- dice-. Non siamo contrari alle piste ciclabili, ma andrebbero meglio concepite, soprattutto su strade asfaltate e sicure”.

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Giornalista