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Si celebra l’opera al Teatro Greco di Siracusa, attesa per sabato la “Carmen” di Bizet

Siracusa- Suggestioni vibranti, senza tempo, che veicolano i drammi e le gioie della vita, provocando, a chi sa captarle e ne conosce le trame, la pelle d’oca, quelle regalate, domenica scorsa, dal Coro Lirico Siciliano e i cantanti che si sono alternati sul palco, ripercorrendo la storia musicale di Verdi e Puccini.

Il repertorio proposto in questo “Gran Galà” è stato vario e vasto e ha offerto i brani più celebri dei due immortali compositori, dalla Tosca alla Traviata.

“E lucevan le stelle” interpretata da Antonino Interisano ha rotto il ghiaccio con il pubblico, suscitando i brividi nell’anima con una mesta, nostalgica, autentica dichiarazione d’amore…per la donna amata e soprattutto per la vita.

“Svanì per sempre – intona Interisano- il sogno mio d’amore L’ora è fuggita, e muoio disperato. E muoio disperato. E non ho amato mai tanto la vita Tanto la vita”…e l’applauso spontaneo e sentito diventa, più che acclamazione, un prolungato punto esclamativo, in un momento storico in cui tutto sembra sospeso, effimero e la morte, con il suo alito pesante, ha bussato alla porta di troppe famiglie.

 Appassionata e struggente “Heloise” quando invoca in balia della gelosia il suo “Mario,Mario! Mario!”

Parisi con “la donna è mobile”, e “Amami Alfredo”, quest’ultimo  in duetto con Ilieva,  rianima dallo scirocco la platea, così come Stella con “Mi chiamano Mimi”. E poi l’eleganza sul palco di “Ilieva”, con “Parigi o cara Parigi”. Esuberante e coinvolgente, avvolto dalla sua mise brillante, Adonai Mamo, soprano dalla voce femminile, eccelso interprete della eterna Callas, che ha cantato “O mio babbino caro”.

Munafò trascina con “Di Provenza” e dopo il “Nessun Dorma” di Interisano il gran finale dirompente, con il condiviso “Libiano Ne Lieti Calici  , il Brindisi della Traviata con cui il cast al completo ha salutato in danza gli spettatori.

Discreto stavolta, ma sempre originale, il maestro Costa, nell’introdurre i brani.

Per sabato prossimo, 6 agosto, l’attesa “Carmen” di Bizet, che concluderà in bellezza e ritmo la tappa siracusana della IV edizione del Festival Lirico dei Teatri di Pietra. L’esibizione del prossimo fine settimana, al Teatro greco di Siracusa, vedrà impegnati circa 200 artisti.

Sarà Milijana Nikolic, star nel panorama internazionale, a dare voce e corpo alla suadente sigaraia, mentre il tenore spagnolo Eduardo Sandoval incarnerà il focoso Don Josè e Alessio Verna e Heloise Koempgen rispettivamente il torero Escamillo e la fedele Micaela. Completano il cast: Leonora Ilieva e Licia Toscano in Frasquita e Mercedes, Rosario Cristaldi e Federico Parisi in Remendado e Dancairo, Eugenio Maria Degiacomi come Zuniga, Tetsuji Yamaguchi in Morales.

I cori dei monelli saranno invece: Coro di voci bianche della Città di Siracusa – Coro di voci bianche di Messina – Coro di voci bianche di Torregrotta; Mariuccia Cirinnà, Giovanni Mundo, Rosita Lembo, maestro del coro.

Ad accompagnare gli artisti  con le loro voci e musica  saranno il Coro Lirico Siciliano e l’Orchestra Filarmonica della Calabria, che saranno diretti da Filippo Arlia, giovane direttore in costante ascesa nel mondo musicale nazionale e estero.

Ad animare con le danze la serata, che si annuncia frizzante, il Corpo di ballo flamenco di Murcia, guidato da Matilde Rubio, con la collaborazione della compagnia di flamenco di Grazia Maugeri e dalla sapiente regia di Anna Aiello.

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