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Basilica Santa Lucia, raccolta fondi per comprare mattoni per il sagrato

Siracusa- La riqualificazione di piazza Santa Lucia passa anche attraverso la partecipazione diretta dei cittadini e dei devoti della martire siracusana nel mondo. Per ripavimentare l’ampia area davanti la basilica dedicata alla patrona di Siracusa, circa 3 mila metri quadrati, il Comune e la Pro-loco lanciano una raccolta fondi che mira all’acquisto di 13 mila e 500 mattoni di pietra bianca siracusana, altro tassello di un rilancio della Borgata che vede impegnata l’Amministrazione anche attraverso l’investimento di fondi europei.

L’iniziativa è stata presentata stamattina, in conferenza stampa, dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata, e dal presidente della pro-loco, Luigi Puzzo. Il dirigente della Soprintendenza ai beni culturali, Antonio Mamo, ha dato il sostegno all’idea, che si avvarrà del coordinamento dell’ingegnere Sebastiano Floridia e la collaborazione della Biblioteca del quartiere Santa Lucia, del liceo artistico “Antonello Gagini” e dell’esperto informatico Massimo Tuccito. “La pro-loco – ha detto l’assessore Granata – ha lanciato un’idea intelligente alla quale abbiamo aderito e che si inserisce nel rinato interesse per il borgo Santa Lucia, che a sua volta è legato al ritorno del ‘Seppellimento’ di Caravaggio nella basilica del Sepolcro, cioè nel luogo in cui il capolavoro fu concepito e, probabilmente, realizzato. Lucia, oltre a essere la patrona di Siracusa, è una delle sante maggiormente venerate al mondo e pensiamo che in tanti saranno felici di aderire a questo progetto corale, un vero esempio di democrazia partecipata”. Luigi Puzzo ha ringraziato l’assessore Granata per avere “sposato appieno l’idea”. In attesa di un computo metrico definitivo, “il prezzo della singolo mattone, che – ha spiegato – potrà riportare il nome dell’acquirente, dovrebbe aggirarsi tra i 60 e i 70 euro. Il nostro appello è rivolto non solo ai cittadini ma anche alle aziende, e assicureremo il massimo della trasparenza e della competenza nella realizzazione dell’iniziativa”. “Visto che non sarà ospitata da un museo – ha concluso l’assessore Granata – non c’è ragione per cui la tela di Caravaggio non debba tornare alla Borgata. La sua collocazione nel contesto originale è di per sé una grande operazione culturale che deve fare da volano a una riqualificazione del quartiere degna dells sua importanza architettonica e storica, e le istituzioni devono svolgere il loro ruolo. Oltre ai progetti di riqualificazione urbana e sociale, oltre all’estensione della tutela suipezzi più pregiati del quartiere, il prossimo passo potrebbe essere quello di applicare la legge regionale speciale per Ortigia a tutto il centro storico della città e in tal senso presto farò i miei passi”.

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