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Rientro a scuola l’8 gennaio, i timori dei sindacati

Siracusa- Inizia il countdown sulla riapertura delle scuole anche in provincia di Siracusa, ma le organizzazioni sindacali, tagliate a loro dire fuori dal dialogo istituzionale delle “scelte”, esprimono forti perplessità su un rientro in sicurezza.

“Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Gilda Unams- scrivono in un comunicato unitario- apprezzano il lavoro svolto dal gruppo di lavoro ristretto, i sindacati sono stati esclusi per espressa volontà della Ministra che, in un recente passato, ha dichiarato che le organizzazioni sindacali non vogliono che la scuola riparta. Ognuno deve rispettare il proprio ruolo e assumersi le proprie responsabilità. A noi il compito, fuori dal coro, di esprimere forti dubbi, in questo particolare momento, sulla ripresa delle lezioni in presenza e sulla incolumità fisica di tutti i docenti, degli operatori della Scuola, degli studenti e delle loro famiglie”.
“Una premessa – continua il comunicato- è doverosa: le organizzazioni sindacali sono per la riapertura delle scuole, luogo deputato per eccellenza all’istruzione e alla socializzazione, ma in condizioni di assoluta sicurezza e incolumità fisica. Il riferimento è all’ otto gennaio, giornata in cui si ritornerà tra i banchi di scuola con le modalità previste dal Ministero dell’Istruzione e già velocemente metabolizzate dal gruppo di lavoro ristretto costituitosi a tal fine a Siracusa, come in tutte le altre provincie della Sicilia. Squadra composta da qualche dirigente scolastico e da altre figure rappresentative del Palazzo del Governo, dell’Ufficio
Scolastico Provinciale, della società di trasporto AST, dell’Interbus e del Comune Aretuseo”.

La lista delle perplessità


Dall’esame delle notizie apprese elenchiamo le nostre perplessità:
• la prima, è rappresentata dal poco tempo rimasto a disposizione per organizzare al meglio la
proposta, visto che dovranno essere gli organi collegiali, in apposite sedute non ancora
calendarizzate, a normare e selezionare gli allievi che dovranno frequentare in presenza e non
sottovalutiamo che le attività sono sospese fino al sette gennaio come da calendario scolastico
regionale.
• La fretta di un rientro subito dopo le festività è la cosa più sicura? Non scordiamoci come ci siamo
lasciati il 22 dicembre in qualche Istituto comprensivo della città.
• Siamo sicuri che dopo i giorni di sospensione dalle attività didattiche in presenza, non si generi una
nuova ondata di contagi derivante da qualche infelice momento conviviale, date anche le festività natalizie?

“Guardiamo con attenzione – proseguono i sindacalisti- a quello che molti scienziati prevedono dopo il 15 gennaio, si resta perplessi anche davanti al presagio di una terza ondata ancor più aggressiva delle prime due.
Nessuno di noi auspica queste casualità, soprattutto dopo i sacrifici imposti dal “coprifuoco” notturno e dai giorni vissuti in zona rossa, certamente non farebbero il bene di nessuno. Nel caso si andasse a concretizzare questo scenario, il rientro a scuola degli studenti delle superiori nella provincia di Siracusa, potrebbe segnare un’esperienza negativa nel cammino di crescita degli Istituti del nostro territorio ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità per le scelte adottate adesso e per quello che non è stato fatto prima”.

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Giornalista