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Parco degli Iblei, Forum Agenda 21 Noto : “I tempi sono maturi per dargli vita”

Noto- Una lunga gestazione e un travaglio senza fine, dopo 13 anni dalla sua formale istituzione, il “Parco nazionale degli Iblei”, che attraversa e coinvolge diverse ed eterogenee aree del territorio provinciale di Siracusa, non ha ancora visto la luce.

Uno stallo insostenibile, che blocca la progettualità, le opportunità imprenditoriali e di valorizzazione dei luoghi e la perdita di poter attrarre contributi pubblici.

A cercare di attrarre l’attenzione della Regione e degli amministratori locali sul “Parco” riconosciuto formalmente ma nei fatti senza vita e dargli una prospettiva sono le associazioni, molte ambientaliste e di tutela del patrimonio storico e naturalistico, che aderiscono al Forum di Agenda 21 Noto.


“Sono passati oltre 10 anni da quando il Parco Nazionale degli Iblei è stato istituito con legge 22/2007 – afferma Fabio Pisana, presidente del Forum – adesso è arrivato momento di farlo decollare. In questi anni abbiamo perso milioni di euro di finanziamenti statali ed europei, che potevano
favorire la promozione economica e sociale del territorio, mentre la pandemia di Coronavirus e gli incendi dolosi degli ultimi mesi, hanno fatto il resto. Ora è tutto nelle mani del Governo Centrale che può sbloccare la vicenda e far decollare il Parco, rimasto troppo tempo sulla carta, anche a causa di alcuni interessi ostili a questo strumento di tutela e valorizzazione di una delle aree politematiche del Val di Noto più belle d’Italia. Rivolgo dunque un appello alla Regione Siciliana e all’ARTA affinché pressino il Governo Centrale per far approvare la proposta di perimetrazione del Parco così come avanzata e ancora ferma inspiegabilmente nei
cassetti di qualche ufficio”.

“Dopo oltre 13 anni di discussioni, concertazione, confronti, incontri e silenzi inspiegabili da parte di alcuni enti locali- aggiunge Marco Mastriani, componente del Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale alla Regione Siciliana- oggi è arrivato il momento di scegliere il futuro per il nostro territorio e lanciare concretamente un nuovo modello di sviluppo
incentrato sull’ecoturismo e sulla tutela, promozione e valorizzazione dell’intero territorio degli iblei. Ormai è assodato che il turismo culturale, ambientale, naturalistico ed enogastronomico possa avere delle forti radici nell’intero territorio della Sicilia sud-orientale, ma serve uno strumento amministrativo che consenta di avere un strategia di promozione del territorio e di aiuto alle tante realtà del settore che operano in tal senso. E’ necessario che la Regione Siciliana e il Ministero dell’Ambiente diano seguito all’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, al fine di dare una concreta speranza di tutela dell’ambiente, anche alla luce dei gravissimi incendi delle ultime settimane che hanno fortemente colpito la Sicilia e la provincia di Siracusa, e di sviluppo sostenibile a un territorio che ha molte risorse da valorizzare e da far conoscere al mondo. Basti pensare che al
parco nazionale delle Cinque Terre in Liguria, il cui perimetro ingloba diversi comuni che contano 4 mila abitanti, sono riusciti ad avere oltre 3 milioni di visitatori l’anno, con enormi ricadute occupazionali ed economiche per le comunità locali. Noi possiamo fare lo stesso e anche di più, continuando sempre a tutelare i nostri tesori culturali e naturali”.

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Informazioni su Mascia Quadarella 5008 Articoli
Giornalista