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Il Comitato Save Villa Reimann si chiama fuori dalla gestione dell’immobile, stanco di rimanere inascoltato

Siracusa- Se Villa Reimann è tornata ad essere uno dei “salotti ” più suggestivi della città, vivaio di iniziative di pubblico coinvolgimento, nostalgiche quanto basta per celebrare la traduzione e la memoria storica, ma protese a costruire un’offerta culturale alternativa, fuori dai circuiti turistici standardizzati, il merito va sicuramente riconosciuto ai volontari del Comitato Save Villa Reimann e alla passione che ha guidato il suo fondatore, quando ha rischiato persino di essere preso per “visionario”. Ma spesso si sa, i principi vanno fatti valere al di là dell’amore e ottenere puntualmente un picche alle proposte avanzate o alla collaborazione richiesta, alla lunga, da fastidio. Dunque, non tollerando le “orecchie da mercante” delle amministrazioni che si sono succedute in città, i volontari hanno rassegnato il loro momentaneo “disimpegno” dalla gestione della villa, in una lettera che vi proponiamo integralmente.

Riteniamo indispensabile che sia ormai tempo di giungere ad una soluzione duratura e concreta per la salvaguardia e il mantenimento del patrimonio Reimann che non vanifichi il lavoro meritorio e insostituibile svolto dai nostri volontari.

Save Villa Reimann ha ripetutamente richiesto, nel corso degli anni, ricevendo solo estemporanee assicurazioni dall’Amministrazione cmunale di istituire nel Bilancio un capitolo di spesa nel quale far confluire tutti i proventi derivanti dal lascito Reimann come gli eventi ed i matrimoni che si tengono in Villa, il canone di affitto della proprietà di Case Bianche, la regolarizzazione del rapporto con il Gestore del servizio idrico per riconoscere il dovuto reddito derivante dall’utilizzo delle acque dei pozzi Reimann di Case Bianche, che costituiscono più della metà del fabbisogno idrico cittadino.

Questi proventi, così come indicato nel testamento della donatrice, devono servire alla costante manutenzione della villa e delle sue pertinenze che attualmente sono in forte degrado strutturale e non hanno assegnata alcuna disponibilità finanziaria dall’Amministrazione comunale.

Per potere meglio tutelarne l’integrità Save Villa Reimann ha chiesto da tempo l’affidamento del piano terra della Villa ricomposto con certosino lavoro di ricostruzione e trasformato in “Memoriale di Christiane Reimann”.

Ha chiesto, inoltre, per favorire la realizzazione di attività che contribuiscono all’elevazione culturale della Città, così come dalle volontà testamentarie, di avere in affidamento l’immobile denominato “Casa del Custode”, attualmente in grave degrado, stante la rinuncia dell’uso manifestata nei fatti dall’Università Kore.

Riteniamo che il lavoro di tutela e di valorizzazione svolto in questi ultimi sei anni da Save Villa Reimann a favore del lascito testamentario e della figura di Cristiane Reimann, non ultimi il convegno internazionale svoltosi a Siracusa, le pubblicazioni a lei dedicate e le numerose manifestazioni culturali, tra cui i tè letterari a Casa Reimann, siano una palese garanzia che ci distingue da altre Associazioni seppur meritorie. L’affidamento permetterà di procedere al restauro della Casa del Custode con le stesse modalità utilizzate per la creazione del memoriale di Christiane Reimann in modo da poterlo destinare a “Centro Studi Reimann”.

Queste nostre richieste sono state consegnate da tempo all’Amministrazione comunale ma, con nostro profondo rammarico, non è pervenuta nessuna comunicazione se non parole di circostanza, di generico apprezzamento ed anche qualche pesante ostilità.

Alla luce di tutto ciò Save Villa Reimann ha deciso di non occuparsi più di Villa Reimann dall’interno con l’impiego giornaliero del proprio tempo e delle proprie risorse economiche e ritira la propria disponibilità, anche recentemente richiesta dall’Amministrazione comunale, nell’affiancamento delle scolaresche così come avvenuto per il passato.

Il nostro disimpegno proseguirà finché si ripeteranno situazioni ostruzionistiche come quella registrata per un semplice trasferimento di un pianoforte da un locale comunale ad un altro, dove non sono bastati oltre tre mesi ai nostri dipendenti comunali per l’esecuzione di questa operazione così “complicata” e dove Save Villa Reimann è dovuta intervenire con propri soldi per effettuare il trasferimento fisico del pianoforte, nonostante fosse stato affidato all’azienda incaricata dal Comune. Save Villa Reimann continuerà dall’esterno nella sua missione di difesa del Patrimonio Reimann attraverso denunce e segnalazioni e non attraverso “lamenti” come sono stati pittorescamente recepiti fino ad adesso”.

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