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Balconi di Grottasanta:” Non spegnete la musica, che ci fa compagnia”. La lettera

Siracusa- La solitudine, la malinconia, purtroppo, durante questa lunga quarantena caratterizzano le giornate e le notti di quei cittadini costretti a viverla lontani dall’affetto dei propri cari. A risentire, particolarmente, di questa forma di clausura sono gli anziani. La musica, assieme alla televisione, tengono compagnia. Da qui, l’idea di un residente di Grottasanta, Dante, di dare appuntamento, tre volte al giorno alle 12, alle 18 e alle 21, ai propri vicini, per condividere dai balconi, nel rispetto dei distanziamenti di sicurezza, un momento di “canora” e “sonora” convivialità” ai tempi del Coronavirus, dando vita in poco tempo ad una comunità, che si è trasferita anche sui social. La goliardica iniziativa, però, pare abbia infastidito qualcuno, che avrebbe addirittura fatto ricorso alle forze dell’ordine per interromperla. Per non andare contro le regole, però, la festa si è trasferita per quanto riguarda la trasmissione musicale su Facebook, mentre l’allegra comitiva, in religioso silenzio, si affaccia ai balconi ascoltandola dai propri dispositivi e accendendo le lucine per rendersi visibili agli altri. A raccontarci la storia gli stessi protagonisti, che hanno inviato una lettera alla nostra redazione, affinché il sipario del silenzio non cali sui colorati balconi della via centrale della città.

La lettera

“Buona sera, voglio raccontarvi una storia al tempo del virus: la storia si intitola e ha per protagonisti i “Balconi di via Grottasanta”. Quest’idea nasce dall’esigenza di alcuni vicini di casa di fare comunità in un periodo storico difficilissimo, come quello che stiamo vivendo. Siamo a Siracusa e ogni giorno da circa un mese, alle 12, alle 18 e alle 21, per dieci minuti viene trasmessa da uno dei balconi un po’ di musica. Prima di Pasqua abbiamo anche raccolto un po’ di spesa per la Caritas. E’ un modo per sentirci uniti e stare insieme anche se distanti. Quando siamo tristi, in questo brutto periodo, bisogna farsi compagnia anche con la musica. Lei Parla… E noi ascoltiamo. Purtroppo ieri, dopo una segnalazione, una pattuglia della polizia, suo malgrado, ci ha invitati a mettere, evidentemente a qualcuno abbiamo dato “fastidio”. In un periodo diverso la cosa sarebbe stata comprensibile, ma per noi questo era solo un modo per distrarci e farci sentire comunità. Noi non vogliamo andare contro le regole, pertanto ci siamo adattati, diffondendo musica tramite una diretta facebook, senza fare “rumore”, anche se affacciati ai balconi. Purtroppo, non tutti ci possono seguire, soprattutto le persone anziane, a cui facevamo un po’ di compagnia per qualche momento della giornata. Non è presunzione, ma credeteci, soprattutto loro, come i anche i bambini ci aspettano e noi scandiamo le loro giornate che sembrano tutte uguali. Senza dimenticare tutte le persone che non ce l’hanno fatta, i medici e gli infermieri e tutti quelli che rischiano la vita con il proprio lavoro, i nostri appuntamenti sono per ciascuno di noi, per i nostri bimbi e i nostri anziani, un’occasione di leggerezza, di svago e anche di preghiera. Per questo motivo, non vogliamo fermarci e abbiamo scritto al sindaco di Siracusa, alle radio e ai giornali locali, ed ora anche a voi, perché crediamo che “La musica è una fortuna che condividiamo e ci insegna la cosa più importante…ASCOLTARE. La musica è una vera magia… La musica è la nostra terapia”( come diceva Ezio Bosso, Festival di Sanremo 2016)

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Giornalista