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Incendiò 8 vetture a Pachino, in carcere 32enne del posto

Pachino- Il giudice per le indagini preliminari Tiziana Carrubba, accogliendo in pieno la richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Salvatore Casella, pachinese di 32 anni, già conosciuto alle forze di polizia, ritenuto responsabile dell’incendio doloso di otto autovetture, avvenuto a Pachino la notte del 27 ottobre 2019.

Le indagini, coordinate dal Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa Gaetano BONO hanno consentito agli uomini del Commissariato di Pachino di eseguire la misura a carico dell’uomo per il reato di incendio aggravato.   

    Ricostruzione dei fatti

La notte dei fatti, intorno alle 04.20, a Pachino furono date alle fiamme alcune autovetture parcheggiate lungo le vie Nuova Pellegrino Rossi. La propagazione delle fiamme coinvolse, oltre ai veicoli, anche quattro abitazioni adiacenti. Il personale del locale commissariato avviò, subito, le indagini, partendo dalla ricostruzione dell’accaduto sulla base delle immagini fornite dai fotogrammi di alcuni impianti di videosorveglianza di abitazioni dislocate nelle immediate vicinanze del luogo interessato dall’evento. Una di queste è risultata particolarmente utile poiché, in orario di poco antecedente allo sviluppo delle fiamme, aveva ripreso un soggetto che, a piedi, percorreva via Nuova, dirigendosi verso il luogo ove qualche istante più tardi è stato appiccato il fuoco alla prima autovettura.

Le indagini

L’angolazione di un’altra telecamera ha consentito di riprendere lo stesso soggetto che è transitato per strade limitrofe puntando, poi, sulla Via Nuova ove era parcheggiato un furgone Renault a cui è stato appiccato il fuoco. Il tratto di strada in pendenza ha favorito  il propagarsi del liquido infiammabile che ha consentito alle fiamme di raggiungere le altre sette autovetture, tutte parcheggiate a poca distanza una dall’altra.            

Il rogo coinvolse, quella notte, anche le facciate di alcune abitazioni, rendendo particolarmente ardua l’opera di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto. L’attività di indagine svolta dal personale del Commissariato di PS Pachino, si è focalizzata sull’immagine che aveva immortalato l’uomo con una bottiglia di plastica, parzialmente celata dal giubbotto. L’azione del piromane, riconosciuto senza alcun dubbio come Salvatore Casella, icostruita dagli inquirenti sotto l’aspetto temporale ma anche tracciando il percorso mostrato, attraverso le mappe delle vie da questi transitate, lo collocano sul luogo dell’incendio proprio nell’orario in cui l’evento si verificò, e dove non è stata rilevata la presenza di altri soggetti.

Il gip, dunque, in accoglimento della richiesta formulata dalla Procura a firma del sostituto procuratore Bono ha , dunque, disposto la misura della custodia cautelare in carcere, eseguita da personale del Commissariato di PS Pachino, che ha tradotto Casella alla casa circondariale di Cavadonna.

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Giornalista