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“Avola città esagonale”, la storia della città in un pannello

Avola- Inaugurato, sabato scorso, il pannello “Avola Città Esagonale”. Si tratta di un’installazione in piazza Umberto I realizzata grazie agli studi della storica dell’Arte Francesca Gringeri Pantano con lo scopo di restituire la percezione della pianta esagonale della città nella sua autenticità. Lo scopo iniziale era quello di realizzare un’esposizione museale permanente a cielo aperto, nel cuore della città nuova progettata da Angelo Italia, favorendone la conoscenza e la massima fruibilità attraverso un’opera fisicamente pensata per essere universalmente accessibile.
Un Qr code (sviluppato da Marco Santuccio e Vanessa Leonardi) posto a corredo dell’opera, leggibile dai dispositivi degli utenti, permetterà di accedere a informazioni sulla pianta esagonale, sulla storia della città e al progetto stesso, collegandosi a un apposito sito web che, oltre a descrivere l’impianto urbano e i suoi edifici civili e di culto, offre all’utente un itinerario turistico consigliato per conoscere la Città di Avola come immortalata nella riprodotta incisione del 1756. L’opera, un vero e proprio documento/monumento, è stata realizzata grazie ai fondi previsti dalla democrazia partecipata. All’inaugurazione erano presenti sia le autorità civili, con il sindaco Rossana Cannata, l’onorevole Luca Cannata e l’assessore Valentina Di Rosa, sia le autorità religiose. Don Rosario Sultana, infatti, ha impartito la sua benedizione.
Grazie a questa nuova installazione sarà possibile approfondire alcuni aspetti della storia della città.
Nella pianura, tra il mare Ionio e i monti Iblei, il 16 marzo 1693 – a pochi mesi dal terremoto che distrusse l’antica Abola, l’architetto Angelo Italia, inviato da Palermo dai Marchesi di Avola, Giovanna e Nicolò Pignatelli Aragona Cortés, tracciò il perimetro esagonale della nuova città, predisponendo i fossati per le mura di fortificazione.
La planimetria urbana di Avola, di alta concezione democratica, fu attuata seguendo i dettami di Vitruvio nei confronti dei venti e dei punti cardinali; inoltre, fu progettata con precisi criteri antisismici, perché in essa le larghe strade, quali via di fuga, furono raccordate simmetricamente con le vicine cinque piazze, intese come luoghi di raduno e di salvezza.
Oggi, dalla “Piazza Maggiore” della Città Esagonale, si dipartono le “strade barocche”, le vie del vino e dei rinomati prodotti agroalimentari; da essa si accede pure alle due riserve naturali orientate di Vendicari e di Cava Grande del Cassibile.
“La visualizzazione diretta della mappa concepita da fra’ Angelo Italia nel 1693, consente oggi di offrire a cittadini e visitatori la “lettura” di un progetto che seppe coniugare le esigenze civili e religiose della comunità con gli aspetti estetici maturati in Italia con l’Umanesimo” dice Francesca Gringeri Pantano che ha illustrato ai presenti la pianta e raccontato alcuni particolari relativi alla rocambolesca rifondazione della città pochi giorni dopo il terribile terremoto del Val di Noto.
“Un interessante progetto – le parole del sindaco Rossana Cannata – che consente di ripercorrere le nostre origini, grazie a una innovativa modalità di fruizione, con una accurata ricostruzione storica realizzata dalla nostra concittadina onoraria Francesca Gringeri Pantano. Un bellissimo esempio di valorizzazione del nostro patrimonio culturale”

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Giornalista