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Parlamento, approvati emendamenti di Scerra su Zes e fondi per Pachino

Roma- Ulteriori fondi per Pachino e possibilità di cessione del credito d’imposta per rendere le Zes ancora più appetibili. Questi due degli emendamenti presentati dal deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, e approvati ieri in commissione Bilancio.

Il primo emendamento, in sintesi, prevede il rifinanziamento con altri 10 milioni di euro per quei comuni in dissesto finanziario e sciolti per mafia. “Un’azione – spiega il parlamentare- che prosegue nel solco di quella continuità che già nello scorso autunno mi aveva portato a presentare una proposta ad hoc per questi enti in difficoltà. Come si potrà ricordare a novembre, grazie a questo provvedimento, Pachino ha ricevuto circa 1,7 milioni di euro, somme che hanno consentito il prosieguo dell’attività amministrativa e soprattutto il pagamento di alcune mensilità ai lavoratori comunali e ai dipendenti del servizio di igiene urbana”. E oggi con l’emendamento che come primo firmatario vede proprio Scerra, si prevede che il Governo in legge di bilancio possa rimpinguare il fondo con altri 10 milioni di euro. “Questo – prosegue – vuol dire un’altra boccata d’ossigeno per Pachino, le cui criticità conosco bene, grazie costante confronto assieme alla Commissione Prefettizia e al locale meetup”.

Di più ampio respiro, perchè riguarda tutte le Regioni del Mezzogiorno, è il secondo emendamento di Scerra che ha visto il “disco verde” in commissione Bilancio, vale a dire quello riguardante il potenziamento delle Zes. Le Zone economiche speciali sono aree geografiche limitate che hanno l’obiettivo di attrarre investimenti, in particolar modo nell’ambito dell’economia portuale, e di accompagnare la transizione ecologica degli insediamenti produttivi, attraverso l’accesso a semplificazioni amministrative e forti sgravi fiscali.

“Con questo mio emendamento – spiega il vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera – si mira a rendere la Sicilia e le sue due Zes (occidentale e orientale) ancora più attrattive. La proposta presentata e approvata consentirà alle imprese che vorranno investire nelle Zes di poter cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Un meccanismo simile a quello già messo in campo dal Governo nazionale per quanto riguarda il famoso bonus 110% per l’efficientamento energetico degli edifici, misura questa che tra l’altro, nella stessa legge di Bilancio 2021 è prorogata fino al 2022.”

Ma il documento va oltre e guarda anche in ottica futura in quanto tra i costi ammissibili al beneficio del credito d’imposta sono compresi anche quelli relativi alla produzione di idrogeno rinnovabile e alla produzione e distribuzione di energia da idrogeno rinnovabile.

“Ho parlato con il ministro Provenzano – prosegue – e abbiamo concordato sulla strategicità  di queste Aree, che lo stesso Ministro si è impegnato a rendere ancora più potenti con l’impiego di altre Risorse dal Fondo di Sviluppo e Coesione. Il mio impegno, partito dal contributo per l’estensione dell’area in provincia di Siracusa, si conferma con  questo emendamento e continuerà nei prossimi mesi perchè le ZES diventino un vero volano di crescita per il Meridione. In particolare, profonderò ogni sforzo possibile per lo sviluppo della Zes Sicilia Orientale che come centro nevralgico vede il Porto Core di Augusta.”

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Giornalista