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Comitato scuole Sicure: “Ok apertura in autunno, ma programmando nei dettagli”

Siracusa- Condividiamo le dichiarazioni del ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, anzi ci auguriamo che abbiano seguito, sull’apertura delle scuole rinviata a fine settembre prossimo e non, dunque, a metà maggio, come si ventilava nei giorni scorsi. A dichiararlo è il Comitato Scuole Sicure, da Siracusa. Avevamo già deciso di prendere posizione sulla questione – afferma il direttivo provinciale -indicando le grandi criticità, strutturali e organizzative che si dovranno superare in tutti gli edifici scolastici del territorio nazionale, ed in particolare nella nostra provincia, per far rientrare in classe in sicurezza tutti gli studenti. Sicuramente, il distanziamento sociale, in classi pollaio quali sono quelle attuali, sarà difficile mantenerlo.

Altrettanto arduo sarà, altresì, scaglionare l’ingresso a scuola degli studenti su turnazione, perché equivarrebbe a compromettere gli equilibri e gli impegni della loro quotidianità, che non vanno intaccati. Abbiamo- continua il Comitato- chiesto a questa generazione di essere altamente performante e ora vogliamo negare ai nostri ragazzi di poter frequentare i loro corsi di lingua straniera o di musica e soprattutto di praticare sport?

Ancora per quanto riguarda l’alternanza aula e didattica a distanza, per le condizioni economiche di molte famiglie, aggravatesi anche per questa contingenza sanitaria, sarà difficile che possa essere universalmente applicabile, senza un intervento a tappetto dello Stato: a tal proposito avevamo proposto di preventivare un bonus digitale, sulla falsariga di quello che viene erogato ai docenti ad inizio anno, per l’acquisto di device e per i collegamenti alla rete.

Non si trascurino poi sottolineano- Gianluca Belviso, Angelo Troia e Giovanni Andronico- le carenze igienico-sanitarie che, purtroppo, caratterizzano molti istituti in condizioni di normalità, figuriamoci in presenza della minaccia di contagio se siamo pronti a far fronte: a sanificazione dei servizi ogni qualvolta vengano utilizzati; all’idoneità degli impianti di aerazione e alla necessità di fornire centinaia di mascherine, guanti e calzari monouso al giorno per milioni di persone, tra studenti, docenti e personale Ata.

Inoltre, non tutti i ragazzi hanno l’opportunità di raggiungere le scuole con mezzi propri e dei propri genitori, come si organizzeranno società di trasporto e enti locali per garantire loro gli spostamenti secondo parametri di sicurezza? Nella seconda fase di questa emergenza- conclude il Comitato- non si potrà lasciare nulla all’improvvisazione e la parola d’ordine dovrà essere progettazione. Solo pianificando tutto in tempo, contribuendo anche a riattivare il comparto edilizio per le manutenzioni ordinarie e straordinarie degli edifici, che non possono essere ulteriormente rinviate, si potranno tutelare Salute e incolumità dei nostri ragazzi, dei loro insegnanti e di tutti i lavoratori che ruotano attorno all’indotto scuola e formazione.

Proprio sugli aspetti della formazione e dell’informazione bisogna programmare interventi mirati in tempo, per fornire a insegnanti e studenti metodi per rendere efficace l’e-learning, ma anche tracciare un protocollo che indichi i giusti comportamenti sociali da tenere negli ambienti scolastici. Ribadiamo il nostro impegno a mettere a disposizione delle istituzioni, come dei cittadini, il nostro know-how”. 

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Giornalista