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“Sindaci e podestà a Floridia 1835-2017”, si presenta il nuovo saggio di Sequenzia

Floridia –  “Sindaci e podestà a Floridia 1835-2017”, edito dal Centro Studi e Ricerche popolari Xiridia, è l’ultimo saggio, fresco di pubblicazione, del semiologo Salvatore Sequenzia. La presentazione del libro, che come nello stile e nella profondità dell’autore offre uno spaccato di storia locale inedito, particolare, portando alla conoscenza delle nuove generazioni alcuni passaggi del passato che sfuggono ai compendi commerciali, avverrà domani pomeriggio, alle 17.00 nell’aula consiliare del Comune di Floridia. La data non è casuale.

La presentazione, infatti,  si svolgerà nell’ambito di un convegno dedicato al 390° anniversario della fondazione dell’antico borgo di Xiridia, che avvenne appunto  il 31 marzo 1627 con la concessione al barone don Lucio Bonanno e Colonna della “licentia populandi” da parte del Re di Spagna Filippo IV.

A illustrare  il libro sarà lo storico Giuseppe Caramma dell’Università di Catania. Interverranno il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino, il presidente della Pro loco Floridia Villa dei Re Cetty Bruno, nonchè i professori Enrico Iachello e Salvatore Adorno, studiosi di storia moderna e contemporanea docenti all’ateneo catanese.

Il libro di Sequenzia ricostruisce l’attività di sindaci e podestà a Floridia lungo 180 anni  di storia, inserendo tale attività nella compagine più vasta della storia politica regionale e nazionale per cogliere influenze, convergenze e divergenze e per giungere, infine, a delineare alcuni tratti distintivi che caratterizzano fortemente l’identità della comunità floridiana di cui è stata espressione la propria classe dirigente nel corso del tempo.

L’opera di Sequenzia può essere definita un saggio-conversazione,  perché  la struttura del libro si presenta come un ‘intreccio di voci’ che raccontano, in continuo dialogo fra loro, alcune ‘storie’ attraverso le quali si snoda il ‘racconto-lungo’ della vicenda politica floridiana,  letta e interpretata alla luce di atti deliberativi, documenti d’archivio, memorie, diari, relazioni. In tal senso si può parlare di ‘polifonia’, in quanto la forma della ‘conversazione’ assume in sé più ‘punti di vista’ che si aprono a leggere i fatti della storia locale secondo prospettive molteplici e più ampie, pur privilegiando la prospettiva politica. Ma, a fianco di essa, ve ne stanno altre, altrettanto significative: la prospettiva culturale, innanzitutto, quella legata alle élites che hanno guidato la città nel corso dei secoli, dal 1835 ad oggi; infine,  quella antropologica.

L’opera  rappresenta il primo tentativo di lettura politica della storia di Floridia, e, in tale prospettiva, la rigorosa e puntuale analisi  condotta ha messo in nuova luce, sfatando alcuni pregiudizi ideologici, periodi come quello borbonico e quello fascista, di cui il semiologo ha evidenziato pratiche di buon governo e importanti azioni amministrative.

L’autore ha dichiarato: “Questo libro racconta  centottant’anni di vita politica, amministrativa e sociale della comunità floridiana raccontati attraverso atti deliberativi, resoconti verbali, memorie, diari, lettere, testimonianze e, soprattutto, attraverso l’attività’ di amministratori pubblici, commissari, consiglieri comunali, parlamentari regionali e nazionali, dirigenti e uomini di partito, sindacalisti, professionisti, uomini di cultura e religiosi.
Non è un libro di storia, è un libro di storie. Di narrazioni e ‘post-narrazioni’.
L’ho scritto con contentezza, con una felicità quasi ‘musicale’ che mi ha assediato la mente per tutto il tempo della sua gestazione, che è durata circa quattro anni.
Chi lo leggerà conoscerà qualcosa in più di Floridia e dei floridiani.
E ciò accorderà ancor più le corde di quella felicità musicale da cui questo libro è nato”.

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Giornalista