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I consiglieri d’opposizione di Belvedere chiedono una seduta aperta di Consiglio per discutere dell’accoglienza dei migranti alla Villa Mater Dei

Siracusa – Frizioni in seno al Consiglio di circoscrizione di  Belvedere. I consiglieri dell’opposizione Tanino Sarcià, Claudio Marino e Concettina Pastore, hanno presentato formale istanza di convocazione di una seduta aperta al pubblico per discutere dell’arrivo, in una struttura ecclesiastica ricadente nel territorio della frazione decentrata del siracusano, di alcune famiglie di migranti, al fine di rassicurare  la popolazione residente nel quartiere  sull’adozione delle giuste misure di integrazione e sicurezza,  per consentire a tutti una serena convivenza.

In particolare, il consigliere Sarcià rimprovererebbe al  presidente del Quartiere di aver incontrato un gruppo di cittadini per discutere della questione in sede privata, assieme al deputato regionale Vincenzo Vinciullo, piuttosto che affrontare l’argomento delicato prima con tutti i consiglieri e in sede istituzionale, lasciando intuire, a suo dire, speculazioni di natura pre-elettorale.

Accuse che sia il presidente della circoscrizione Enzo Pantano, sia  il parlamentare Vinciullo, giudicano prive di fondamento, poiché “avrebbero incontrato la cittadinanza, senza velleità elettorali, su espressa richiesta del comitato spontaneo di residenti, sorto per contrastare l’ipotesi di un tipo di ospitalità disorganizzata nel quartiere e per ottenere rassicurazioni, poiché  era stato paventato, da notizie distorte, un afflusso maggiore di stranieri in paese, che era impreparato a tale evenienza”.

“Non abbiamo né avviato petizioni contro, né discusso con la  cittadinanza per fini elettorali- sottolinea Vinciullo- noi abbiamo parlato con la gente per rasserenare gli animi, prima e dopo aver interloquito con un referente della  Curia, che ci ha confermato l’ospitalità a 10 nuclei familiari e non la trasformazione della Mater Dei in un Cara sovraffollato, come qualcuno aveva appreso  da informazioni sbagliate. Tutto questo lo avremmo fatto anche non in prossimità delle elezioni, quindi diventano sterili le polemiche che si vogliono sollevare in merito al nostro operato, trasparente”.

“Non sono contrario ad accogliere – ha precisato Pantano-  ma chiedo che venga fatto tenendo conto della sicurezza, attraverso un percorso controllato di integrazione socioculturale e un controllo adeguato nel territorio. Non ho avviato alcuna raccolta firme, né organizzato io l’incontro ma soltanto messo a disposizione la mia segreteria per consentire l’incontro con Vinciullo, come espressamente richiesto da alcuni cittadini. Non abbiamo alcun problema ad accogliere la richiesta di una seduta aperta”.

Sarcià, però, continua a pensare che la sede più opportuna e democratica, anche in considerazione della imminente  campagna elettorale per le regionali,  dove discutere dei problemi che riguardano il territorio di competenza  rimane quella del Consiglio di circoscrizione,  solo aprendola al pubblico si potrà ascoltare l’opinione prevalente della popolazione e quindi testarne gli umori, raccoglierne i timori  e cercare di ottenere tutte le garanzie necessarie dalle istituzioni coinvolte nei processi di accoglienza dei migranti. Lo stesso Sarcià sottolinea come sia necessario impegnarsi in questi casi a coinvolgere il Consiglio di Quartiere prima che divengano effettivi provvedimenti calati dall’alto.

“ Questa seduta aperta- conclude il consigliere Claudio Marino- chiesta da noi  gruppo d’opposizione dovrà servire a chiarire i lati della vicenda che rimangono oscuri ed a formulare  proposte.  Inoltre- conclude Marino- vorremmo anche capire perché strutture come questa non vengano aperte per accogliere anche i tanti poveri emergenti del Comune di Siracusa, alcuni dei quali costretti a bivaccare in luoghi di fortuna. Ecco, vorremmo che si parlasse anche dei trattamenti che si intende adottare nei confronti dei meno abbienti siracusani,  quando la stagione fredda bussa alla porta”.

In poche parole, parlando “lingue diverse” i consiglieri “avversari” chiedono più o meno la  stessa cosa: il coinvolgimento del Consiglio eletto dalla cittadinanza nei tavoli decisionali.

Mascia Quadarella

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Giornalista