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Congresso nazionale del Sindacato dell’area radiologica, domani a Siracusa

Siracusa- “Oltre le onde il futuro”. Sarà questo il titolo e filo conduttore del Congresso nazionale del Sindacato nazionale Area Radiologica (SNR), che si svolgerà al teatro comunale di Siracusa, da domani, giovedì 9 maggio, a sabato 11.

A presiederlo il primario di radiologia dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, Giuseppe Capodieci.

La categoria medica si è data appuntamento nella splendida cornice ortigiana per discutere dei problemi che l’attanagliano, ma soprattutto delle prospettive che si aprono sull’avvenire, contrassegnato da una veloce evoluzione scientifico-tecnologica che richiede agli addetti ai lavori un costante aggiornamento e l’incremento delle prestazioni da erogare ai pazienti.

Infatti, il punto centrale della relazione politica del segretario Corrado Bibbolino è rappresentato dalle attuali condizioni di lavoro dei medici radiologi, che hanno quadruplicato le prestazioni negli ultimi venti anni, senza che questa imposta “bulimia” prestazionale abbia minimamente influito sull’allungamento od accorciamento dei tempi di attesa delle prestazioni radiologiche. Sul contratto atteso da dieci anni dai medici, si osserva uno sconcertante immobilismo e una penosa situazione di rimpalli di responsabilità da parte degli interlocutori istituzionali. Ma sotto osservazione sono anche l’orario di lavoro, l’applicazione incongrua e perniciosa del DM 70 sugli standard, il precariato selvaggio, l’uso prevaricatorio degli istituti della reperibilità e della mobilità, la dispersiva graduazione delle funzioni, la formazione e non ultima la regolamentazione assicurativa dopo la legge Gelli. Temi cogenti che possono e debbono essere affrontati e risolti in poco tempo senza aggravi di spesa, secondo il Segretario Nazionale.
Il Congresso vede l’intervento a chiusura della prima giornata di Claudio Pagliara, Corrispondente RAI da Pechino, su “L’IRRESISTIBILE ASCESA DELLA CINA: HITECH, A.I. E SANITA”. Non è forse noto, ma da anni i radiologi italiani intrattengono il più significativo livello di confronto su metodi di imaging con i radiologi cinesi, mentre gli apparecchi prodotti in Italia sono i più venduti in Cina, una personale via della seta radiologica in protocollo da molto tempo”.

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Giornalista