
Avola- Emersi 23 lavoratori del comparto edile impiegati “in nero, a conclusione di un’attenta attività d’indagine della Guardia di Finanza di Siracusa che, da febbraio a questa prima metà di agosto, ha monitorato due società di costruzioni avolesi, intestate ad una coppia di coniugi, operanti nella zona sud della provincia aretusea.
Le ditte coinvolte attualmente hanno cantieri aperti nei comuni di Avola, Noto e Pachino.
L’osservazione è stata eseguita dalle fiamme gialle della Tenenza di Noto.
Dall’analisi delle documentazioni acquisite e dai sopralluoghi effettuati è stato accertato che i 23 dipendenti erano stati impiegati per ben 2783 giornate lavorative privi di qualsiasi copertura contrattuale, in totale violazione della normativa vigente, in applicazione della quale sono state elevate sanzioni per un totale di 60 mila euro.
L’azione della Guardia di Finanza – scrivono dal Comando provinciale di Siracusa- tesa a contrastare il lavoro nero e irregolare è svolta nella consapevolezza degli effetti distorsivi che il fenomeno crea, ostacolando la normale concorrenza fra imprese e danneggiando i lavoratori e si fonda su un metodo operativo trasversale volto a colpire tutte le manifestazioni di illegalità connesse, quali l’evasione contributiva e le frodi in danno del sistema previdenziale”.
Mascia Quadarella