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Allagamenti e strade impercorribili, cronaca di un ordinario temporale diventato “evento straordinario”

Siracusa – Un ordinario temporale d’inizio autunno si è trasformato, come senza smentite ogni anno accade, a Siracusa in “evento straordinario”, in  disagio per gli utenti della strada, a causa  dell’inefficienza del sistema di defluizione delle acque meteoriche, caratterizzato  e questa appare come una “specialità locale” dalle caditoie ostruite in gran parte della città.

A dimostrare i problemi sono stati  puntualmente i cittadini che li subiscono. Armati  di fotocamera, i residenti delle diverse aree del capoluogo,  con i loro cellulari hanno immortalato le condizioni delle strade che hanno con difficoltà attraversato stamane o delle auto “galleggianti” sotto casa.

Le zone più colpite, facendo riferimento agli scatti “esposti” su Facebook, come “trofei” del fallimento della gestione dei lavori pubblici, che non è comunque attribuibile soltanto all’amministrazione in carica ma ad anni ed anni di approssimazione, sembrano essere l’area della Borgata, Ortigia, ma anche Epipoli e Neapolis.  Commenti rassegnati dei presidenti dei quartieri, intonati come un inascoltato refrain e recepiti come una sequela di dejà vu “odiosi”. In alcune zone di Belvedere e Tremilia manca la corrente elettrica da diverse ore, forse un fulmine ha mandato in tilt le centraline che servono le frazioni.

C’è chi prova a sdrammatizzare con l’ironia, ma il problema sussiste e non è indifferente, in particolare per chi ha l’esigenza di spostarsi e deve farlo a piedi, venendo travolto da un fiume in piena che si sposta al passaggio delle auto, anche se procedono a passo d’uomo.

A prendere parola il  consigliere della circoscrizione Ortigia Raffaele Grienti e Fabio Rotondo, presidente del quartiere Santa Lucia,  che come in un comunicato congiunto, sebbene a distanza, sia politica che logistica,  fanno comprendere che inutili risultano le richieste avanzate dalle circoscrizioni di agire in tempo, per evitare gli allagamenti.

Grienti oltre a indirizzare delle aperte critiche all’attuale giunta, si chiede in che condizioni verserà il cimitero comunale.

Nelle zone balneari la situazione è stata altrettanto critica, via Tersicore si è trasformata in una piscina e l’associazione Amo Fontane Bianche, presieduta da Silvia D’Arrigo ha richiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno assicurato il loro intervento e riconferito sicurezza ai residenti, demoralizzati, perchè travolti da acqua e fango.

Mascia Quadarella

foto da Facebook

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Giornalista