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Siracusa, la folle mattanza di Aiace al Teatro Greco suggestiona oltre 4500 spettatori

Siracusa- Uno scenario suggestivo, particolarmente crudo, cruento, di forte impatto visivo, a tratti inquietante, quello che ha accolto, ieri sera, al Teatro Greco di Siracusa, gli oltre 4500 spettatori che hanno assistito alla prima di Aiace, che ha inaugurato, per la maestosa regia di Luca Micheletti, la 59° stagione delle rappresentazioni classiche della Fondazione Inda.

Attenzione: le immagini sebbene sceniche potrebbero suggestionare i lettori, pertanto consigliamo di non mostrarle a persone particolarmente sensibili

Drappi insanguinati hanno coperto le pietre bianche del palco del Colle Temenite, rendendo palpabile al pubblico, da subito, l’ombra della morte, a cui era destinato l’eroe dall’orgoglio ferito, che nel turbine della follia, indotta da Atena, con la scure della delirante vendetta, dà sfogo ad una atroce mattanza, che lo rende, da valoroso e giusto, belva tra le bestie, seminando terrore e generando orrore, seppellendo la propria speranza e quella di chi lo amava . Non cedendo, nemmeno, al richiamo d’amore della fedele concubina Tecmessa e del figlioletto Eurisace, che in scena ha incarnato, nella bimbetta che lo ha interpretato, la tenerezza, la spontaneità di chi ancora non ha “coscienza” del mondo e delle sue brutture.

L’antico teatro, fedelmente ai testi, si è, quindi, trasformato in lugubre altare in cui si è celebrato il fallimento dell’eroe che non si rassegna alla caduta della sua “immagine sociale” e preferisce il buio dell’aldilà, lasciando sulla terra al posto del “Baluardo degli Achei”, un enorme scheletro, dal costato trafitto dalla sua stessa spada, ricevuta in dono da Ettore.

“Tragedia dell’orrore e della follia, Aiace è anche una potente meditazione sulla condizione dell’uomo in lotta con il proprio destino incerto e spesso insensato – sono le parole di Luca Micheletti -. Il suicidio dell’eroe arcaico prefigura il passaggio a una nuova società di cui Odisseo è paradigma: se Aiace soccombe perché non sa perdonare il suo errore e abbracciare la propria condizione di creatura fallibile, Odisseo, al contrario si fa ambiguo portavoce della complessità dell’umano, attinge con sgomento e saggezza ad un nuovo sapere: è finita l’era degli eroi”.

La traduzione dello spettacolo è stata affidata a Walter Lapini, le musiche originali di Giovanni Sollima eseguite dal vivo da un ensemble, la scena e le luci di Nicolas Bovey e i costumi di Daniele Gelsi in collaborazione con Elisa Balbo. In scena lo stesso Micheletti, che in questo allestimento riveste il doppio ruolo di regista e interprete di Aiace; con lui sul palco Daniele Salvo nel ruolo di Odisseo, Diana Manea (Tecmessa), Roberto Latini (Atena e il messaggero), Tommaso Cardarelli (Teucro), Michele Nani (Menelao), Edoardo Siravo (Ate/Thanatos), la piccola Arianna Micheletti Balbo nel ruolo di Eurisace e poi ancora Giorgio Bongiovanni, Lorenzo Grilli, Mino Manni e Francesco Martucci (corifei), Giovanni Accardi, Gaetano Aiello, Ottavio Cannizzaro, Pasquale Conticelli, Giovanni Dragano, Raffaele Ficiur, Gianni Giuga, Paolo Leonardi, Marcello Mancini e Marcello Zinzani. A completare il cast i ragazzi dell’Accademia INDA, la scuola di teatro intitolata a Giusto Monaco e poi i musicisti Francesco Angelico, Christian Barraco e Cecilia Costanzo (violoncelli), Giovanni Caruso (percussioni), Giuseppina Vergina (arpa), Marcello Zinzani (clarinetto) e Paolo Leonardi (trombone).

Il Programma della 60° edizione annunciata dal Presidente Italia

Prima dell’inizio dello spettacolo, Francesco Italia, presidente dell’INDA e Marina Valensise, consigliere delegato e sovrintendente ad interim dell’INDA, hanno annunciato al pubblico il programma della 60° Stagione al Teatro Greco di Siracusa. Nel 2025 l’INDA metterà in scena Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Robert Carsen nella traduzione di Francesco Morosi, Elettra di Sofocle per la regia di Roberto Andò nella traduzione di Giorgio Ieranò e Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia nella traduzione di Nicola Cadoni. Nel mese di luglio del 2025, il regista, coreografo e direttore artistico Giuliano Peparini presenterà in anteprima mondiale a Siracusa una nuova creazione originale incentrata sull’Iliade.

Stasera l’attesa prima di Fedra

Questa sera, alle 19, il secondo debutto della stagione con la prima della Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide per la regia di Paul Curran nella traduzione di Nicola Crocetti. Domani, domenica 12 maggio, alle 9, l’inaugurazione della XXVIII edizione del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide con oltre 2 mila studenti che arriveranno da tutta Europa dal 12 maggio al 4 giugno per esibirsi sul palco del Teatro di Akrai.

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Giornalista