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Inaugurazione Anno giudiziario, gli avvocati siracusani abbandonano la cerimonia in segno di protesta. “Il nostro tribunale sottorganico”

Catania/Siracusa- Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte di Appello di Catania di oggi, ha deciso di non assistere unicamente al previsto intervento del rappresentante del Governo nazionale, ed in tale occasione la perrnanenza del presidente dell’Ordine, Francesco Favi, è stata espressione solo di un atto di rispetto Istituzionale per la Corte ed il Presidente. I Consiglieri dell’Ordine degli Awocati di Siracusa, infatti, hanno deciso di abbandonare la cerimonia al momento dell’ intervento del rappresentante del Governo nazionale.

La protesta messa in atto, annunciata nei giorni scorsi, nasce dalla gravissima ed oramai intollerabile situazione che si è venuta a determinare con i vuoti nell’organico dei magistrati in servizio al tribunale e del personale amministrativo, ma sottolinea anche il disagio dell’intera classe forense nei confronti della recente riforma sulla prescrizione.

“L’organico dei magistrati in servizio al Tribunale di Siracusa -precisa in una nota Francesco Favi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, prevede la presenza di 35 unità, cifra comprensiva della figura del Presidente del Tribunale e di 4 presidenti di sezione. A fronte di tale previsione sono presenti solo 2l magistrati, distinti in 12 ai settori civile e 9 al settore dibattimento. Vi è dunque un vuoto di 14 unità, situazione che può definirsi drammatica e che tradotta in ruoli a carico di ogni magistrato, rende gli stessi aldilà di ogni limite umanamente gestibile, e concretizza oramai I’impraticabilità dell’accesso alla giustizia da parte del cittadino, un limite ad un diritto costituzionalmente rilevante. In termini percentuali e a titolo esemplificativo vi sono dunque, il 25%o per cento di scopertura per la figura di presidente di sezione, il30% di giudice. La situazione descritta, va sommata alla drammatica condizione della copertura della pianta organica del personale amministrativo. A fronte di un numero comprensivo di 132 unità, ne sono presenti, in considerazione anche dei prossimi pensionamenti 116 unità, dunque con una scopertura attorno al 21%. Tale dato percentuale, assume caratteri di straordinarietà se considerato nello specifico delle funzioni, infatti, vi è una scopertura de 23 % per la figura del Direttore di amministrativo, del 35% nei ruolo di cancelliere ed infine del 68% in quello di funzionari giudiziari. Si consideri a titolo esemplificativo, che è vacante da 5 anni il ruolo di dirigente generale del Tribunale. Le funzioni ad interim sono svolte dal Presidente del Tribunale, con l’aggravio ulteriore che ne consegue, a fronte della già descritta situazione dell’organico dei magistrati”. La mancanza di personale dirigente e dei funzionari, determina in settori nevralgici una vera a propria stasi dei servizi. A fronte di tale complessiva situazione non vi è alcuna risposta dal Ministro competente”. ” La situazione come descritta è oggi divenuta intollerabile per la Classe forense – conclude Favi- che ha intrapreso un percorso volto prima a stigmatizzare formalmente lo stato delle cancellerie, il sovraccarico dei ruoli dei singoli magistrati, con le storture che ne derivano, e poi ad individuare le azioni di protesta sino a giungere ove necessario, al blocco sine die dell’attività giudiziaria con Ia proclamazione dell’astensione.

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