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Potenziale default delle Camere di commercio siciliane, l’Ugl si unisce a Unioncamere per chiedere un tavolo regionale per scongiurare tracollo degli enti

Siracusa- Il default delle Camere di Commercio è dietro l’angolo, gli squilibri finanziari sono oramai conclamati e superano i 16 milioni e 50 mila euro non salvando nessuna Camera di Commercio siciliana. Lo avevamo più volte denunciato nei mesi scorsi ad un governo regionale sordo e ad una politica regionale distratta che aveva preso sotto gamba gli effetti devastanti sull’equilibrio di bilancio di tutte le Camere di Commercio le determinazioni assunte dal Governo nazionale sul riordino camerale”.
Questa sarebbe, secondo l’Ugl, la panoramica della situazione emersa dalla riunione di Unioncamere Sicilia, tenutasi nei giorni scorsi a Palermo.
“A provocare il tracollo economico degli enti camerali- secondo l’Ugl- sarebbero stati: la riduzione del 50 per cento del diritto camerale; l’onere sul bilancio corrente delle pensioni degli ex dipendenti, unico caso in Italia; l’inerzia del governo regionale precedente nell’adozione di opportuni provvedimenti normativi per l’autorizzazione alla costituzione del Fondo Pensionistico delle CCIAA siciliane; la mancata previsione di una disciplina transitoria nell’ambito del decreto legge recante misure per il riordino delle Camere di Commercio, che garantisse la sostenibilità del peculiare sistema previdenziale proprio del sistema camerale siciliano”.
“Torniamo a ribadire – afferma la sigla sindacale- quanto più volte asserito nei mesi scorsi e cioè che non era la strada corretta quella di immaginare che il semplice accorpamento delle Camere di Commercio in Sicilia avrebbe prodotto una sostenibilità economico-finanziaria. Oggi registriamo favorevolmente che il documento congiunto uscito fuori dalla riunione plenaria presso Unioncamere Sicilia sia condiviso da tutti i presidenti delle CCIAA e dalle organizzazioni sindacali.
“Ci associamo, dunque- conclude l’Ugl- all’allarme lanciato dall’Unioncamere circa l’inspiegabile, ingiustificato ed ingiustificabile riparto delle somme del Fondo Perequativo 2016 per la copertura degli squilibri dell’anno 2017 da parte del Comitato esecutivo di Unioncamere, tenutosi il 15 novembre scorso, che non ha previsto la corretta assegnazione delle necessarie risorse alle CCIAA per l’anno 2017 ed abbiamo condiviso un percorso comune per chiedere al neo presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ed agli assessori alle attività produttive, Mimmo Turano ed all’Economia, Gaetano Armao, di istituire un tavolo tecnico per individuare un percorso possibile per evitare il tracollo delle CCIAA impossibilitate nei prossimi mesi ad adempiere alle obbligazioni di legge, con conseguenze nefaste per tutto il sistema economico non solo locale oltre che risvolti non indifferenti sul piano occupazionale, ancor più grave che per il 2018 saranno a rischio i salari e le pensioni.

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Giornalista