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Reale, consigliere, non intende paralizzare l’attività amministrativa ma nemmeno rinunciare a fare luce sui risultati elettorali

Siracusa- Ezechia Paolo Reale, da bravo sportivo, accetta la sconfitta ma non le ipotizzate irregolarità durante lo spoglio dell’ultima tornata delle elezioni amministrative nel comune di Siracusa, di cui diventa comunque consigliere comunale di opposizione, con un folto numero di consiglieri eletti nelle liste che sostenevano la sua candidatura a sindaco.

Reale con la proclamazione ufficiale dei nuovi membri del Consiglio comunale aretuseo non vuole vedere sparire tutti i sospetti, legittimati anche dalle anomalie emerse durante i controlli, sull’effettiva correttezza applicata nei seggi, in quella che definisce una brutta pagina nella storia della città e auspica l’eventuale intervento dell’autorità giudiziaria, almeno per garantire quella trasparenza che ad oggi è coperta di aloni, che offuscano il senso di democrazia.

Reale, tuttavia, non intende paralizzare a quanto pare l’attività amministrativa nell’attesa che venga fatta luce sui fatti, ma annuncia anche che non vuole rinunciare a farla fare dagli organi competenti.

“Sono molto grato- scrive, facendo sentire il peso non indifferente dei suoi voti- ai 20.332 elettori che mi hanno votato. Nessuno ha raggiunto questo numero di preferenze.
20.332 voti non sono stati forse sufficienti a farmi diventare sindaco, ma certamente mi danno la giusta motivazione per svolgere al meglio la delicata funzione di consigliere comunale, al fianco dei quattro colleghi eletti nella lista di Progetto Siracusa che, con il Movimento 5 Stelle, sarà il gruppo consiliare più numeroso ed insieme agli altri tredici colleghi eletti nelle liste della mia coalizione”.

Chiusa la premessa Reale va al sodo, al nocciolo della questione, va a toccare il punto dolente.

“Per rispetto delle istituzioni e per amore della città – sottolinea- ho atteso che venissero proclamati tutti i risultati delle elezioni in modo che gli organi istituzionali di Siracusa, sindaco, giunta municipale e consiglio comunale, potessero comunque entrare in funzione e governare una città che ne ha estremo bisogno, al di là delle aspirazioni personali di ciascuno di noi.
E’ giusto però ora dire con forza, anche a nome di tutti i candidati, i dirigenti ed i simpatizzanti del movimento Progetto Siracusa, che i risultati delle elezioni così come sono stati proclamati non corrispondono all’effettiva volontà degli elettori.E’ giusto ora ribadire con precisione, nonostante il silenzio assordante che circonda una vicenda molto grave, che i principi di democrazia rappresentativa durante queste elezioni sono stati calpestati ed irrisi, dando paradossalmente ragione a coloro che non hanno voluto partecipare al voto.Mi assumo la piena responsabilità delle mie parole”.

Reale spiega i motivi delle sue affermazioni, carte alla mano come un buon avvocato fa sempre.
“Chiunque  – informa- può verificare se solo ne ha il tempo e la voglia, dalla semplice lettura dei verbali delle sezioni elettorali, che dai conteggi ufficiali mancano i voti di più di 2.000 elettori (cioè un numero di voti che da solo supera il risultato di otto liste presenti nella competizione !) che non si sa che fine abbiano fatto; circa 150 voti sono stati complessivamente conteggiati in tre sezioni nonostante non ci fossero i relativi elettori (ad es. attribuiti 859 voti complessivi in una sezione dove hanno votato solo 768 persone ! ).
Vi sono poi altre numerose e gravi anomalie, tra le quali l’abnorme numero di schede annullate pari ad oltre 2.300, che mi hanno obbligato, per il rispetto della volontà degli elettori e per la tutela di quel che resta della democrazia, a dare mandato ad un legale esperto della materia di impugnare i risultati elettorali e che è mia intenzione portare all’attenzione della Procura della Repubblica a supporto della denunzia già proposta nell’immediatezza dai responsabili della lista UDC”.
“E’ giusto – conclude-  che Siracusa vada comunque avanti, ma è anche indispensabile che al più presto venga fatta chiarezza su quanto accaduto e venga accertato il vero risultato delle elezioni, non quello manifestamente inattendibile fondato su dati che tutti sanno, o dovrebbero sapere, non corrispondere alla volontà di tutti gli elettori.
Ed è mia convinzione che qualcuno, investito di funzioni pubbliche, abbia addirittura tentato di nascondere le anomalie contenute nei verbali di scrutinio e ci sarebbe anche riuscito – come infatti ci è riuscito sino ad ora dato che nessuno pare essersi accorto di nulla – se non avessi deciso, anche in seguito alle numerose segnalazioni di candidati della mia coalizione ai quali non era stato attribuito neppure il voto loro o dei loro più stretti congiunti, di esaminare direttamente le copie dei verbali, portando alla luce questa brutta pagina che spero qualcuno dotato della necessaria autorità trovi il coraggio necessario a riscrivere”.

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Giornalista