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“Romanzi alla Spirduta”: “L’altro Addio” di Veronica Tomassini sarà raccontato giovedì 22 nella piazzetta Mergulensi

Siracusa- Sarà “L’altro addio”, ultimo romanzo della scrittrice e giornalista siracusana Veronica Tomassini, il protagonista del secondo appuntamento della rassegna “ “Romanzi alla Spirduta” della Biblioteca Comunale  del capoluogo. La presentazione del libro è prevista per giorno 22 giugno, alle ore 18.30 nella piazzetta di via Mergulensi. Oltre al confronto con l’autrice, saranno riservati al pubblico dei momenti di vero spettacolo e d’arte, grazie alla presenza della cantante folk Alessandra Ristuccia, accompagnata dal musicista Fabio Melilli; dell’attore emergente Lorenzo Gelardi, che leggerà alcuni brani tratti dal volume, che narra di una storia d’amore di quelle non ordinarie e superficiali,  scontate, che come sempre induce riga dopo riga alla riflessione sugli “ultimi della società”;  degli  amici dell’Inda, con l’intervento del presidente Pucci Piccione; dell’organizzazione di promozione artistica guidata da Benedetto Speranza e dei quadri di Salvatore Accolla.  Il libro sarà presentato e discusso da Maria Longo, che manterrà vivo il dialogo con l’autrice. E’ prevista la presenza dell’assessore alla Cultura, nonché vice sindaco Francesco Italia. Presenterà la serata la giornalista siracusana Mascia Quadarella, direttrice di www.oranews,net.

La biblioteca comunale sta tentando di portare avanti un progetto di promozione della lettura, esaltando i talenti letterari contemporanei e del territorio, grazie all’impegno dei dipendenti che vogliono rivestire di nuova luce e attrattività un luogo dal grande fascino, oggi offuscato dalla rete.

Veronica Tomassini oltre ad essere un’eccellente penna è anche una divoratrice di classici e questo libro è  secondo a “Sangue di cane”, un’altra opera che ha fatto parlare la critica nazionale di settore.

Veronica, dallo stile essenziale ma ricercato, riesce a tessere, a volte con un realismo che può apparire anche spietato,  le trame tuttavia “romantiche”, “passionali” della vita quotidiana di persone, confinate ai margini, che spesso passano inosservate, ma che vivono di beni essenziali e inestimabili, quali sono gli affetti puri, come l’amore. Veronica rifugge la superficie, andando in profondità, raccontandola fino a perdere e a far perdere il fiato, ma facendo emergere consapevolezze inedite sui reali valori dell’esistenza umana.

Di lei Marco Travaglio, che non è certo noto per la sua magnanimità nei complimenti,  ha scritto:“aiuta chi può e chi vuole a mettere una faccia, un nome e un’anima dentro le nostre frasi fatte, i nostri titoli spersonalizzanti, le nostre rubriche fisse sugli immigrati. Senza buonismo. Con umanità.”

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Giornalista