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Burrasca, Cna: “Stato di calamità per sostenere i balneatori”

Siracusa- Stabilimenti balneari distrutti dal maltempo, che lo scorso 28 settembre si è abbattuto nel Siracusano: la Cna invita il sindaco del capoluogo a richiedere lo stato di calamità.

La speranza nutrita  è quella del riconoscimento dell’evento atmosferico straordinario, per ottenere gli aiuti economici che ne  scaturirebbero a sostegno  degli operatori.

La furia del vento, che ha causato una violenta burrasca lo  scorso fine mese, infatti, avrebbe raso al suolo diverse strutture ancora aperte e attive nel litorale aretuseo, creando disagio tra gli imprenditori del settore.

Imprenditori, che avevano deciso di prolungare l’erogazione dei servizi   per soddisfare l’utenza turistica di fine stagione, incentivati anche dalle ottime condizioni climatiche prima dell’inizio del maltempo, che hanno visto trascinare via dalle mareggiate i sacrifici fatti durante la bella stagione.

La stima approssimativa dei danni denunciati dai gestori dei lidi attrezzati ammonterebbe a circa 400 mila euro.

Le immagini degli allagamenti degli esercizi e dei danni provocati, per giorni, dalla data dei fatti, hanno fatto il giro del web, suscitando solidarietà.

La natura non ha lasciato il tempo agli addetti alle spiagge e ai  solarium di mettere al sicuro sdraio, ombrelloni, attrezzature da bar esterni e addirittura cucine. Tanti i suppellettili  che sono stati risucchiati dalle mareggiate o resi inutilizzabili dalle onde che li hanno travolti.

“Alla luce di tali premesse, cogliamo l’occasione per sollecitare l’amministrazione comunale di Siracusa – dichiara Gianpaolo Miceli, coordinatore di Cna Balneatori di Siracusa – affinché si faccia parte attiva per il riconoscimento dello stato di calamità naturale presso la Regione Siciliana, atteso che gli eventi avvenuti nella data in oggetto non sono riconducibili a mere mareggiate ma ad un evento eccezionale mai avvenuto nel corso degli ultimi 40 anni nel territorio”.

“Il riconoscimento dello stato di calamità da parte della Regione – conclude Gianpaolo Miceli – non può prescindere dalla richiesta da parte del Comune, per questo auspichiamo un impegno rapido dell’amministrazione a favore delle imprese del territorio, come già fatto ad esempio dal Comune di Catania con apposita deliberazione di giunta”.

 

foto da un frame sui social

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Giornalista