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Psico-oncologia, Donne Medico e Fidapa, presentato libro di Paola Argentino

Siracusa- Nel paradosso della sopravvivenza, usare il dolore come scialuppa di salvataggio, a bordo della quale risalire la china, superando il vuoto interiore e la rassegnazione, per giungere alla consapevolezza dell’essere, verso un rinnovato equilibrio esistenziale che, facendo leva sull’amore, diventa ripartenza.

Riuscire a definire, dopo un lutto o una grave malattia, le priorità valoriali e relazionali sulle quali investire il bene più prezioso: il tempo, che ci viene donato. Ribaltare, quindi, il flusso minaccioso della clessidra, convertendo ogni granello della sua preziosa sabbia in opportunità, in nuovi insperati inizi; in stupore e meraviglia, quindi in speranza.

Favorire la cicatrizzazione delle ferite, mutare i talloni d’Achille e le spade di Damocle in forza, attraverso l’ascolto, che predispone al racconto, alla narrazione che aiuta ad elaborare i patemi, attribuendogli un senso “costruttivo”. Nutrire la propria spiritualità e farla diventare strumento di salvezza e di aiuto per sé stessi e per gli altri.

 L’insegnamento arriva dalla psichiatra siracusana Paola Argentino, che ha trasformato, giorno dopo giorno, e non senza difficoltà, uno squarcio nella propria anima, quello inflitto dalla scomparsa prematura dell’amato marito- il compianto medico Nino Trapani, alla memoria del quale ha dedicato un istituto di neuroscienze-  in risorsa per affrontare la propria sofferenza e quella dei  tanti pazienti che, nel tempo, si è ritrovata ad assistere, essendo la stessa  antesignana della psico-oncologia nel territorio e del suo inserimento tra le materie di specializzazione universitaria.  

La sua esperienza personale e professionale, i suoi studi, la sua carica empatica, la sua sensibilità spiccata e l’indole contemplativa, di recente, sono confluiti in un saggio, edito dalla Mondadori Università, dal titolo “La Spiritualità è cura, la forza dell’amore nel dolore”.

Si tratta di un manuale di psico-oncologia e psicologia sanitaria gestaltica, tra le cui pagine si rinvigorisce da un lato il principio di resilienza che aspira a diventare, nel migliore degli epiloghi, “gioia di vivere”, e dall’altro si forniscono ai medici, agli operatori sanitari, agli psicologi, ma anche ai caregiver interessati, preziose linee guida per un approccio più umano, meno asettico, “superiore” nelle relazioni di cura, incentrate sull’ ascolto, appunto, e la condivisione positiva del dolore, sull’accoglienza “materna” dell’altro. Ma il testo diventa anche un avvincente e autentico “romanzo”, qual è d’altronde la vita, raccontata nelle storie di pazienti, che diventano parabole, testimonianze, di cui fare tesoro.

Il libro è stato presentato, l’altro ieri, nella sede dell’Ordine dei medici di Siracusa, su iniziativa dell’Associazione Italiana Donne Medico e della Fidapa. A condurre, con la garbata discrezione che la contraddistingue, la conversazione con l’autrice è stata la dottoressa Rosalia Maria Sorce, consigliera nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico, nonché responsabile del Comitato scientifico nazionale, vincitrice nel 2021 del premio letterario “Medici Scrittori”.  Attenta ai contenuti, dentro e tra le righe, la Sorce si è soffermata su alcuni passaggi del libro che ha ritenuto emblematici e particolarmente “istruttivi” e ha posto domande attente che hanno reso naturale e piacevole il dialogo con la sua interlocutrice, coinvolgendo la platea.

 “La dottoressa Argentino in questo libro fornisce importanti strumenti agli operatori sanitari- spiega la dottoressa Sorce-. Nel suo saggio, infatti, dà un volto e un nome a quelle condotte quotidiane che molti di noi, nell’esercizio della professione medica, seguiamo già con spontaneità nella relazione con i nostri pazienti, al cui dolore ci approcciamo con compassione, accompagnandoli verso un atteggiamento positivo, auspicando quell’adattamento creativo, che fa cambiare prospettiva, anche quando tutto sembra buio. Ritengo molto simbolico il passaggio del libro che fa riferimento all’arte giapponese di “aggiustare”, valorizzando i punti di rottura, mettendoli in evidenza con trame d’oro, sottolineando come anche da un evento traumatico possa nascere un nuovo capolavoro”.

Presenti all’incontro la neurologa Valeria Drago, presidente AIDM – sezione di Siracusa, la professoressa Cristina Gianino, presidente FIDAPA BPW Italy – sezione di Siracusa e la docente Maria Burgio, presidente FIDAPA BPW Italy – sezione di Floridia.

“Si dice che quando si legge un libro ognuno di noi cerchi un po’ di sé stesso- ha affermato Valeria Drago-.  Per tale ragione non vi stupirà se l’associazione che è emersa, più e più volte, nella mia mente leggendo il libro di Paola Argentino è “Matris animo curant” (Curare con animo di madre), che è il motto della nostra associazione, l’Associazione Italiana Donne Medico.. Noi ci ripromettiamo, infatti, di “curare con animo di madre, curare con animo di amore”, amore per la vita”

“Il libro della dottoressa Argentino- ha commentato Cristina Gianino- è un viaggio profondo fra scienza e spiritualità. L’incontro ha rappresentato un’occasione di segno inverso rispetto allo spirito dei nostri tempi, che tende ad accantonare o rifiutare il dolore e la morte in nome di un atteggiamento falsamente vincente e poco portato alla riflessione profonda”.

La presentazione è stata un’esperienza immersiva, catartica, suggestiva, grazie anche alla performance del poliedrico artista Raffaele Schiavo, che con le sue letture intonate in maniera originale, i suoi frammenti di canti, il suo mix di stili musicali e i suoi strumenti inusuali, come un grande tamburo a cornice o l’anfora, i suoi sonagli e il Berimbau con archetto, ha creato un’atmosfera ascetica, purificatrice.  A guidare il pubblico dentro le storie le interpretazioni dei due promettenti attori Rosaria Salvatico e Sebastiano Tinè.

Mascia Quadarella

foto credit: Rossella Avallone

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