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“Riordino” scuole a Siracusa, dopo Coppa prende parola Articolo Uno

Siracusa – “Il sindaco di Siracusa – affermano Pippo Zappulla e Gibellino e Ninni Gibellino, di Articolo Uno, Movimento democratico e progressista- convochi con urgenza un incontro con le organizzazioni sindacali della scuola per rivedere alcune scelte assunte e concordare le giuste soluzioni”.

“L’ipotesi prospettata, infatti, dall’Assessore alle Politiche scolastiche – continuano- prevede la chiusura di diverse sezioni di infanzia, primaria e secondaria di primo grado di fatto negando il diritto e la libertà di scelta delle famiglie sull’offerta formativa.

Le difficoltà strutturali e l’assenza di una politica sull’edilizia scolastica non possono essere scaricate sui bambini, le loro famiglie e i lavoratori del settore”.

 

La dichiarazione dell’assessore Coppa, precedente l’assemblea all’Urban Center

“Ci sono temi sui quali non è consentito a nessuno creare strumentalizzazioni. La questione legalità riguarda, infatti, il rispetto di tutte le norme di sicurezza e di igiene e salubrità e su queste non c’è possibilità di rivendicazioni di alcuna natura né tanto meno di deroghe. L’Amministrazione ha competenze precise su questi temi e la nostra azione ha come priorità quella di rispettare le leggi.
È inutile nascondere che il problema sussiste da 20 anni. Negli ultimi 20 anni, infatti, i plessi scolastici non sono stati adeguati alla riforma dell’organizzazione scolastica che ha creato gli istituti comprensivi ed ha assegnato l’autonomia scolastica agli stessi.
Tutta la nostra azione è volta, quindi, a risolvere questi problemi colmando la divaricazione esistente tra rete scolastica ed edilizia scolastica.
Da sei mesi, incessantemente, insieme al Servizio di Edilizia Scolastica ed ai Dirigenti Scolastici abbiamo avviato un’attività di intesa per condividere e programmare un’azione che assicuri, ciascuno per le proprie competenze, condizioni di sicurezza e di igiene e salubrità agli alunni ed al personale scolastico.
Da sei mesi stiamo lavorando ad una programmazione triennale di edilizia scolastica per assicurare ai nostri alunni non solo condizioni di sicurezza e igiene, bensì anche spazi didattici idonei ed adeguati alle esigenze della didattica.
L’Amministrazione ha incontrato più volte nelle ultime settimane i Presidenti dei Consigli degli Istituti Comprensivi per rendere trasparente e compartecipe l’azione amministrativa.
Per quanto riguarda l’assemblea di domani, venerdì 18 alle 16 all’Urban Center, abbiamo colto un invito del difensore dei diritti dell’Infanzia ad organizzare congiuntamente un’assemblea cittadina sulle politiche scolastiche.
Sono stati invitati anche in Sindacati, saranno accolti con grande piacere e, se lo vorranno, avranno la possibilità di esprimere il loro punto di vista e le loro preoccupazioni.
In merito all’offerta formativa, occorre evidenziare che la libertà di scelta dei genitori non è senza limiti.
Se il Ministero dell’Istruzione (non l’Amministrazione comunale!) ha previsto che siano gli Istituti comprensivi a individuare i criteri di ammissione delle iscrizioni per le sezioni dell’infanzia, per le scuole primarie e per le scuole secondarie di primo grado e formare le graduatorie nelle ipotesi di esubero di iscrizioni, è evidente che non esiste un diritto incondizionato alla scelta dell’istituto comprensivo al quale iscrivere gli alunni.
Allo stesso modo se il Ministero dell’istruzione ha previsto che ogni istituto comprensivo possa accogliere le iscrizioni per le sezioni dell’infanzia, per le scuole primarie e per le scuole secondarie di primo grado nel limite dei “posti disponibili”, è evidente che ogni Istituto non deve avere una capienza illimitata.
Siamo e saremo sempre in prima linea per tutelare il diritto allo studio e la sicurezza dei nostri figli, la legalità e la qualità del dialogo con la città”.

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Giornalista