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Biamonte invita alla collaborazione per dimensionare il disagio sociale

Priolo Gargallo-“Non vi è dubbio che c è qualcosa che non va. Tutto questo fa molto male ,confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine per capire i motivi di questo folle e inquietante gesto, che compromette la serenità del paese creando sperpero di denaro, pubblico ostacolando di fatto l’esercizio delle associazioni e lo svago dei cittadini. Aspettando l’esito delle indagini ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”. A parlare è Alessandro Biamonte, consigliere comunale dell’opposizione a Priolo, che condivide, all’indomani dell’atto incendiario che ha reso impraticabile la palestra del Polivalente, lo stato di preoccupazione, mista a sgomento, del sindaco Gianni.
“Da diversi anni ad alta voce – ci tiene a sottolineare Biamonte- chiediamo la messa in sicurezza delle strutture pubbliche con successiva gestione ,qualsiasi struttura lasciata all’abbandono assoluto diventa luogo di atti non legittimi, tutto questo l’abbiamo chiesto in tempi non sospetti”.
“C’è un ritratto drammatico della società attuale, noi siamo pronti a collaborare con l’amministrazione su azioni concrete che mirano a restituire servizi e serenità al cittadino, tutto questo può essere possibile se attuiamo un’importante governance”.
“Proponiamo- dice Biamonte- nuovamente il piano regolatore Sociale. Un importante processo di pianificazione sociale che coinvolge tuttigli attori che si occupano del cittadino e del territorio, un percorso partecipato insieme al Terzo Settore, le agenzie sociali, le Cooperative, le associazioni sindacali, le istituzioni governative e non e la società civile”.
“Quello che manca nelle amministrazioni – continua il giovane consigliere, tra i candidati a sindaco durante l’ultima competizione elettorale nella cittadina industriale del Siracusano- soprattutto in quelle siciliane, e’ una programmazione seria congiunta con più attori e a più livelli; non siamo abituati a vedere realizzati progetti a lungo termine, si programma il quotidiano e la sopravvivenza del giorno dopo. Oggi subiamo le conseguenze di scelte politiche non lungimiranti che hanno messo in ginocchio una provincia, dalle mille risorse, con un potenziale enorme. Siamo costretti a causa di ciò a convivere con le problematiche ambientali, massacrati inoltre dalla grave crisi economica e occupazionale. Ritengo che il piano Regolatore Sociale deve essere il pilastro per un’ amministrazione che punta a dare risposte concrete al proprio territorio, gli interventi nel paese devono essere studiati tenendo presente le molteplici variabili, bisogna costruire e valorizzare i quartieri pensando all’esigenza dei residenti considerando fattori ambientali, industriali ed età del cittadino”. Il Piano Regolatore Sociale restituisce alle politiche sociali una finalità globale di promozione del benessere. E’ un invito a superare l’idea che le politiche sociali siano solo l’insieme dei servizi e degli interventi che il Comune attua per rispondere ai bisogni più pressanti ed alle situazioni di disagio dei cittadini più fragili. Queste azioni di assistenza, cura e reinserimento sociale sono indispensabili ma devono far parte di un progetto complessivo di miglioramento della qualità della vita della città, che viene agito anche attraverso azioni di prevenzione e di promozione sociale”.
“Promuovere la salute sociale – conclude Biamonte-non significa solo agire per la soddisfazione dei bisogni primari (assistenza sociale, socio-sanitaria, abitazione, occupazione) ma anche rispondere ad ulteriori bisogni come la formazione, la cultura, la sicurezza, la socialità, nella convinzione che i primi siano strettamente correlati ai secondi. E’ un’idea di prevenzione e promozione che non coinvolge solo i servizi sociali, ma interessa l’insieme delle politiche e dei servizi alla collettività, di gestione sia pubblica, sia privata”.

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Giornalista