Noto/Francofonte- Ancora due casi di violenza in famiglia sono stati registrati, ieri, in provincia di Siracusa. I Carabinieri sono intervenuti in aiuto, in due distinti episodi, di donne vittime delle prevaricazioni e maltrattamenti da parte di congiunti e parenti.
La prima ad essere assistita, a Noto, è stata una donna che picchiata dal marito si era rivolta per ricevere le necessarie cure al Pronto soccorso dell’ospedale Trigona, dove le sono state refertate le lesioni subite nel corso, pare, dell’ennesima lite, scaturita per ragioni legate alla separazione coniugale. La signora aveva riportato oltre a contusioni ed escoriazioni anche un trauma cranico.
I militari dell’Arma hanno raccolto la testimonianza della vittima, affidata poi ad un centro antiviolenza, del territorio per ottenere assistenza legale e psicologica, mentre il responsabile, che pare agisse assecondando una forma morbosa di gelosia, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
A Nord di Siracusa, a Francofonte, sempre i militari dell’Arma sono intervenuti in soccorso di due donne, madre e figlia, turbate e intimorite dal comportamento violento del loro rispettivo figlio e fratello, un 23 enne, che in balia delle crisi di astinenza da stupefacente, aveva per l’ennesima volta messo a soqquadro la casa in cui vivono, danneggiando mobili e frantumando vetrate. Anche per il giovane è scattata la denuncia.
L’Arma ricorda che è importante interrompere il circolo vizioso in cui si rischia di cadere se si assecondano e subiscono nel silenzio atti di prevaricazione consumati tra le mura domestiche, denunciando, in modo da riconquistare serenità ed evitare tragiche conseguenze, come quelle narrate quotidianamente dai giornali.
Mascia Quadarella
